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Due medici litigano in sala parto: in gravi condizioni mamma e neonato, Una discussione avrebbe ritardato il parto. Il bambino ha subito due arresti cardiaci, alla madre è stato asportato l'utero. Il padre: "Voglio giustizia". Il ministro Fazio: "Abbiam

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brookepdavis
view post Posted on 29/8/2010, 12:45




Una discussione avrebbe ritardato il parto. Il bambino ha subito due arresti cardiaci, alla madre è stato asportato l'utero. Il padre: "Voglio giustizia". Il ministro Fazio: "Abbiamo attivato gli ispettori".


MESSINA - Litigano in sala parto per gelosie professionali mentre una donna di trent'anni sta per partorire. Così, in base alla ricostruzione fatta dal marito ai carabinieri, due medici del reparto di ginecologia e ostetricia del Policlinico di Messina avrebbero ritardato l'intervento sanitario, con conseguenze gravi per la giovane donna e per il piccolo. Ora la neo mamma è ricoverata in prognosi riservata insieme al proprio bambino, che ha subito due arresti cardiaci. Il direttore del reparto ha sospeso i due sanitari, escludendo però che vi sia un nesso tra la lite e le complicazioni sorte durante il parto.

COMPLICAZIONI DURANTE IL LITIGIO. Secondo la denuncia presentata dal marito, la donna, entrata in sala parto giovedì scorso, doveva partorire in modo naturale. I due medici avrebbero cominciato a litigare proprio mentre la paziente era sul lettino per il parto: dopo uno scambio di insulti uno dei due avrebbe preso il collega per il collo, sbattendolo al muro, l'altro avrebbe reagito dando un pugno a una vetrata, andata in frantumi, e riportando ferite alla mano. Nel corso della rissa, la donna avrebbe avuto le complicazioni, che hanno indotto i sanitari a effettuare un'operazione di taglio cesareo. Durante l'intervento il piccolo ha subito due arresti cardiaci, e subito dopo il parto la paziente ha avuto una emorragia: nuovamente operata, le è stato asportato l'utero. Il bimbo è ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Madre e figlio sono in prognosi riservata, anche se le condizioni della donna sarebbero in miglioramento. Il sostituto procuratore di Messina sta ascoltando il personale del Policlinico per far luce sul grave episodio e ricostruire quanto accaduto nella sala parto.

IL RACCONTO DEL PADRE. "Erano le 7.40 - racconta il marito, originario di Genova - mia moglie era già in sala parto quando il suo ginecologo e un altro medico hanno cominciato a litigare sull'opportunità di fare o meno il taglio cesareo e su chi l'avrebbe dovuto fare". Secondo l'uomo "soltanto verso le 9 mia moglie è stata operata". Dunque, si chiede, "c'è un buco di oltre un'ora e mezzo, qualcuno mi deve spiegare cosa è successo". "Quando mi hanno chiesto l'autorizzazione per l'asportazione dell'utero di mia moglie e ho visto mio figlio cianotico - sottolinea Molonia - ho capito che era successo qualcosa di molto grave. Ho telefonato ai carabinieri chiedendogli subito di intervenire, altrimenti avrei commesso un duplice omicidio. Voglio giustizia e mi batterò per averla".

MEDICI SOSPESI. "Siamo molto rammaricati, ho sospeso i due medici dall'attività ambulatoriale". Lo dice il direttore dell'Unità operativa di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Messina, Domenico Granese, che però esclude qualsiasi nesso tra quanto accaduto e le condizioni della paziente e del neonato. "Quello che hanno fatto è grave, ma tengo a precisare che la donna è stata male non per la lite o per un eventuale ritardo negli interventi da parte dei medici. Tutto si è svolto regolarmente - ha assicurato il professor Granese - L'intervento dei sanitari visto le complicazioni della donna è stato tempestivo. Non c'è alcun rapporto tra la lite e le complicazioni della donna che sono sorte a prescindere da quello che è accaduto''. Nel pomeriggio, i carabinieri incaricati delle indagini hanno fatto sapere che, "sebbene ancora non ci siano riscontri oggettivi al racconto del marito della signora", si sta cercando di verificare "se la lite sia direttamente connessa con i danni subiti dalla donna e dal bambino".

IL MINISTRO FAZIO. "Questo - ha detto Fazio - è chiaramente non solo un episodio di malasanità, ma un episodio assolutamente indecoroso: questo non deve più succedere. Queste cose - ha aggiunto - succedono purtroppo, prevalentemente, anche se non unicamente, in regioni in cui c'è, diciamo, un lassismo della sanità. Abbiamo attivato gli ispettori, d'intesa con l'assessore Russo, che ha anche lui attivato un'inchiesta amministrativa". Riguardo ai due medici al centro della vicenda, "il problema - ha osservato Fazio - non sono queste due persone. Sono, evidentemente, anche queste due persone. Ma il problema reale è mettere in essere dei meccanismi per cui questo non succeda più e quindi dare un sistema alle regioni che ancora non ce l'hanno e che sono, combinazione, quelle in deficit economico. La sanità cattiva, lo abbiamo detto tante volte - ha concluso - è quella che costa di più"



fonte tg1
 
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